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Sono sempre grato a coloro che mi fanno partecipe delle loro opinioni e rispondono con un commento a quanto scrivo.
L'unica cosa che chiedo è il rispetto della Buona Educazione. Pena è la non pubblicazione del commento.
Grazie |
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30/11/2008 alle ore 18.10.44 |
La Giustizia in Italia |
Per la Cassazione Mia (una Rom) non faceva parte «di un’organizzazione volta allo sfruttamento dei minori» e poi non possiamo possiamo «criminalizzare condotte che rientrino nella tradizione culturale di un popolo», infatti il 'codice' (?) 'mangel' (l'accattonaggio rom) per «alcune comunità etniche costituisce una condizione di vita tradizionale molto radicata nella cultura».
Con questa motivazione è stata dunque annullata una sentenza della Corte di appello di Napoli che l'aveva condannata perché si faceva aiutare dal figlio di quattro anni a mendicare.
Con questa logica allora potremmo legittimare
'l'infibulazione', largamente praticata in molti paesi africani; od il diritto di vita e morte su mogli e figlie; oppure avere un harem in casa; oppure punire con la morte i gay; tutti atteggiamenti che fanno parte a pieno titolo di 'condizioni di vita tradizionali molto radicate nella cultura di qualche paese'.
Per cui basta che io, come già stabilito sempre dalla Cassazione, mi dichiari 'adepto rasta' e sarò libero di detenere a casa la cannabis che voglio.
Quindi mi sembra che ci sia qualcosa che non torna e che la giustizia non sia più amministrabile con un così largo uso della discrezionalità, ma è anche vero che non saprei cosa suggerire per porvi rimedio.
Non perciò è un processo ai giudici quello che voglio fare (questi processi li lascio fare ad altri ...), nè tantomeno alla Giustizia in senso lato, ma appare evidente a tutti che, a seconda della sensibilità del giudice, sul medesimo fatto ci possono essere giudizi, e pene, lontanissimi tra loro con un conseguente diverso trattamento. Ci possono essere persone, per esempio, che ubriachi e drogati investono ed uccidono dei poveri cristi e se ne sono tornati a casa (e spesso a guidare) subito dopo ed un altra che si è vista condannare per omicidio volontario a dieci anni - ed io sto con quest'ultimo giudice che ha compiuto un atto eroico ! - anche se poi in sede di ricorso tutti temono un ampio ridimensionamento della pena.
Credo sia giusto che un giudice, nell'esercizio delle sue funzioni, debba utilizzare il proprio senso di giustizia, la propria sensibilità e la propria esperienza ma debba anche far ampio ricorso al suo buon senso non foss'altro per non offendere la fiducia della gente nella Giustizia.
Visto che parliamo di Giudici vorrei dire la mia su quanto sta avvenendo a Lucca per i terreni dello S.Lucchese su cui dovrebbe nascere il nuovo stadio. Se il Giudice ha anche solo intuito che ci potesse essere qualcosa di poco chiaro nella vendita dei terreni, adesso oggetto di indagine, ben ha fatto a volerci vedere chiaro prima di avallare definitivamente tutta l'operazione. Nell'interesse dei creditori della società fallita in primis ma, in definitiva, anche per quello della stessa S.Lucchese che non si può permettere di iniziare un cammino sportivo, che ci auguriamo lungo e positivo, con un ombra così imbarazzante sul suo curriculum.
Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2008&m=11&id_post=84 |
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