io....Cristoforo Cristofani
 
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Grazie
 
17/09/2009 alle ore 18.10.44
Libertà di opinione
Oggi, 17/9/09, è uscito un editoriale su Lo Schermo: 'La libertà di stampa, Berlusconi e il valore aggiunto del dvd allegato' di Stefano Giuntini.
Con esso si può essere d'accordo o no ma contiene alcune cose che condivido pienamente e sottoscrivo. In particolare la coda del pezzo, che qui sotto riporto integralmente con l'indirizzo per leggere il tutto, che mi offre lo spunto per alcune riflessioni sul modo di fare informazione e divulgare opionioni.

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'...Si parla tanto di libertà di stampa, ma siamo sicuri che l'unico problema sia Berlusconi? Pensate ai giornali, a come essi sopravvivono, ossia non tanto con le vendite quanto con i contributi statali e le inserzioni pubblicitarie.

Per avere i primi servono due firme di parlamentari, i secondi sono invece controllati dai grandi gruppi economici.

In poche parole la politica e l'economia controllano l'informazione, perché basterebbe che uno di questi due poteri chiudesse i rubinetti per sbriciolare all'istante anche il più grande dei gruppi editoriali nazionali.

E ancora: se la famiglia Berlusconi controlla giornali e televisioni, mentre il premier tiene a bada la Rai attraverso le nomine, chi sorveglia gli altri mentre dichiarano di sorvegliare 'il regime'?

Perché è vero: La Repubblica e L'Unità si permettono di andare contro una certa parte politica, ma siamo sicuri che 'essere contro' equivalga ad 'essere liberi'?

Cos'è quindi la vera libertà di stampa e il suo valore aggiunto?

I dvd, che adesso ci spingono a comprare i giornali molto più dei loro contenuti editoriali?

Il dilagare di una certa stampa strumentalizzata, sia a destra che a sinistra, non è forse il segnale di una libertà negata a tutti coloro che desidererebbero scrivere e leggere di cose serie?
Pensateci.

Poi andate pure a Roma, sabato. Però con consapevolezza che la strumentalizzazione, venga essa da destra o da sinistra, è sempre dietro l'angolo.

Perché la libertà, quella vera, non ha colore politico.

E questo ce lo insegna la storia.'
(http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=21701)
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E' chiaro che molte di queste domande sono volutamente retoriche e portano già in sé le risposte. La stampa libera non esiste, ovvero non esiste nella misura in cui una redazione è formata da giornalisti che hanno tutti, legittimamente, il medesimo orientamento politico. Se una redazione fosse composta da persone egualmente divise, anche per capacità oltre che per numero, fra gli schieramenti avremmo una pluralità di punti di vista che potrebbe anche significare una sorta di libertà di informazione e di opinione.
Ma così non è ! Non esiste tale redazione in Italia perché l'editore nella creazione di un media 'mira' un target politico o sociale e si comporta di conseguenza nel momento in cui sceglie direttore & c..

Il secondo problema è che, nella stragrande maggioranza dei casi, è il lettore per primo a non essere interessato ad una informazione non schierata. Avremo così che quello di sinistra leggerà i suoi giornali e quello di destra fare altrettanto. Se invece ci fosse la sana abitudine di leggere anche quelli dell'altra sponda un'opinione ed informazione più mediata farebbe sicuramente bene a tutti.

E qui si arriva ad un nuovo modo di fare una (pseudo) informazione ed una vera passerella delle opinioni: il BLOG PUBBLICO, quello dove tutti ci possono scrivere e dettare gli argomenti da dibattere. Ma anche qui il pericolo è dietro la porta. Perché tutti i blog dei grandi network (Repubblica, La Stampa, Corriere, Il Giornale, ecc..) somigliano più a 'forum' dove qualcuno detta l'argomento e gli altri postano e commentano. Gli argomenti scomodi vengono accuratamente e delicatamente evitati (ovviamente escludo dal conto i blog personali di politici e giornalisti perché, appunto, sono personali e portano avanti solo le proprie tesi e non sono in alcun modo interessati alle opinioni degli altri).

Il problema, quindi, resta quello della libertà di far circolare le idee e le opinioni in contenitori senza regista e maestro d'orchestra, senza censure e filtri. Questo è il segreto che ha portato al diffondersi di una nuova cultura di esternazione delle opinioni che altrove non trovano spazio: le migliaia di blog in tutto il mondo.

Questo blog che state leggendo, 'nel suo piccolo', sta cercando di dare a tutti la possibilità di esprimersi, di crescere e di far crescere la coscienza politica, morale e sociale della nostra piccola comunità.

Perché la libertà di opinione e di coscienza è la prima cosa da salvaguardare.

(purtroppo ci sono fermenti, anche a livello europeo, che vorrebbero in qualche misura iniziare a mettere i paletti anche a questa libertà, ma questa è un'altra storia)

Questo post ha
2 commenti
Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2009&m=9&id_post=49
 
Commenti
Libertà - inviato in data 18/09/2009 alle ore 18.10.44
La defininizine di Libertà nella fisica è 'assenza di vincoli'
La Libertà per gli uomini è principalmente nella loro testa.
La Libertà per un direttore di giornale è quando alla fine dell'anno, presentandosi all'editore gli consegnerà l'assegno degli utili conseguiti, se al contrario dovrà presentarsi stendendo la mano per richiedere ulteriri soldi, avrà certamente la Liberta limitata.
Le immutabili leggi della Fisica valgono sempre.
Lapalisse
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Purtroppo non è un'altra storia !!!! - inviato in data 18/09/2009 alle ore 18.10.44
Quando ho scritto questo post, non era ancora stato pubblicato questo articolo, sotto riportato :'C'era una volta la libertà di informazione in Rete' (http://www.lavocedilucca.it/post.asp?id=3187#).
Il mio pezzo terminava con un :

'Perché la libertà di opinione e di coscienza è la prima cosa da salvaguardare.

(purtroppo ci sono fermenti, anche a livello europeo, che vorrebbero in qualche misura iniziare a mettere i paletti anche a questa libertà, ma questa è un'altra storia)'

Purtrppo non è un'altra storia ! la libertà di opinione fa paura. A TUTTI. Già nel precedente governo Prodi era stato tentato di imbavagliare la blogosfera, che pure in larghissima parte era vicina alle posizioni governative.
Adesso si ricomincia a mettere in discussione questa sacrosanta libertà.

Consiglio la lettura del pezzo sopra riportato.

E che Dio ce la mandi buona.........
 
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