io....Cristoforo Cristofani
 
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la Voce di Lucca
 
Sono sempre grato a coloro che mi fanno partecipe delle loro opinioni e rispondono con un commento a quanto scrivo.
L'unica cosa che chiedo è il rispetto della Buona Educazione. Pena è la non pubblicazione del commento.
Grazie
 
04/06/2010 alle ore 19.31.40
Superior stabat lupus
Torno a scrivere dopo un bel po' di giorni perché a suo tempo mi sono ripromesso di non parlare mai di politica e gli ultimi giorni solo di quella si è discusso e scritto un po' da tutte le parti. Però oggi sulla politica locale odierna una piccola nota la voglio fare.
Prendo spunto da due post, qui pubblicati negli scorsi giorni, per fare alcune riflessioni. I post in questione sono 'Il Pdl per vincere deve dare spazio a chi vince in provincia' (cui per errore è stato inserito nel titolo anche il nome della rubrica Detto tra Noi) e '2012 la fine del mondo ??' . Entrambi i post, affrontando lo stesso tema pur da ottiche diverse, ci propongono il problema del grado di rappresentatività, praticamente prossima allo zero, dei nostri politici rispetto alla base, cioè noi. In pratica entrambi ci fanno notare come i candidati che andiamo/andremo a votare siano già stati scelti a livelli inaccessibili al comune cittadino. Il PD, almeno, con le sue primarie, una ricerca di consenso della base la fa (con tutti i se ed i ma del caso provenienti dalla sua stessa base interna); il PDL non solo non fa una cosa analoga, fa scelte in netto contrasto con la propria di basi, infischiandosene altamente delle proposte e proteste che le arrivano.
E poi ci chiediamo perché la gente non va alle urne...!
Abbiamo quindi due problemi : il primo della scelta dei candidati che non rappresentano il territorio ma vengono imposti sulla scheda (post 'il PDL per vincere...'); il secondo '2012 la fine..' pone un ulteriore questione, oltre a quella della scelta dei candidati: il ricambio generazionale. L'auto candidatura (ma non credo che Favilla parli a vanvera con il pericolo di essere pubblicamente bocciato dai suoi) dell'attuale sindaco altro non è che il lampante esempio della assoluta mancanza di ricambio generazionale. Nel suddetto post (che è stato letto da qualche migliaio di persone) viene deprecato - in forma non sempre condivisibile, soprattutto nei commenti - il fatto che una persona ormai ottantenne possa aspirare ad una riconferma della carica. Ovvero blocchi di fatto un processo di ricambio (ma è mai partito?) ai vertici della comunità lucchese. Io non starò qui a discutere sulla persona ma sulla sua età! perché è chiaro che una persona, pur valida, capace e forte, dopo una vita passata in politica, se vuol restare fedele e coerente a tutto quanto ha fatto in passato, ha una visione assai diversa del mondo in cui viviamo; un mondo che cambia ogni giorno sia politicamente che socialmente e lontano anni luce da quello che era appena un anno prima.
Ecco perché servirebbe un 'Patto Generazionale' come si sente parlare un pò da tutte le parti. Stampa, convegni, riunioni, interviste e chi più ne ha più ne metta. Ma cosa vuol dire Patto Generazionale ? ed a quale ambito andrebbe applicato, all'Amministrazione Pubblica (politica), alle grandi aziende private, agli Enti, ai Sindacati ? insomma a cosa ci si riferisce in particolar modo ? oppure è un concetto da applicare in linea di principio a tutte le categorie di cui sopra ? O, ancora, è un principio da applicare solo agli altri....

Una risposta abbastanza soddisfacente l'ho trovata in un sito che si pone(va) l'obbiettivo di favorire il ricambio, lanciando questo appello a varie personalità (ed in molti fra politici, imprenditori e giornalisti l'hanno firmato):

'Chi di noi, coerentemente a quando chiede il ricambio e competitività, è disposto, oggi a sottoscrivere un patto che lo impegni raggiunta l'età di 60 anni, a lasciare o non accettare un ruolo di leadership (cariche primarie della politica e dell'economia) continuando ad offrire il suo impegno nei ruoli di vice, di numero due, di saggio, di consulente o di qualsiasi altra posizione che consenta alla società di avvantaggiarsi e non disperdere la sua esperienza ?' (www.pattogenerazionale.it/).
Sarebbe bello, troppo bello, perché divenisse, se non legge scritta, almeno una consuetudine. Bello e sintomo di crescita morale e politica.

Ma non illudiamoci. Non accadrà perché le usanze nel nostro paese (tutto) sono altre: il mantenimento del potere è la priorità per tutti, trasversalmente gli chieramenti. Come in un gioco di ruolo ci sono quelli sopra che comandano e quelli sotto, noi, che subiamo le loro scelte. Questi erano, sono e resteranno i rapporti di forza.
'Superior stabat lupus' come nella fiaba di Fedro di duemila anni fa.......

Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2010&m=6&id_post=32
 
 
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