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Sono sempre grato a coloro che mi fanno partecipe delle loro opinioni e rispondono con un commento a quanto scrivo.
L'unica cosa che chiedo è il rispetto della Buona Educazione. Pena è la non pubblicazione del commento.
Grazie |
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16/10/2011 alle ore 11.32.20 |
Pubblico e privato a Lucca |
Ho seguito in questi giorni la polemica sulla stampa circa lo sfratto dello studio fotografico Benetti. Ora, finché queste polemiche le fanno i giornali lo posso anche capire; hanno legittimamente il loro punto di vista e poi, in una città asfittica - per quanto riguarda la cronaca - qualcosa devono pur scrivere per cercare di sollevare un dibattito, un confronto... insomma qualcosa per muovere l'attenzione di una cittadinanza sempre più stanca delle manfrine della politica locale.
Me che in una polemica fra privati, per l'affitto di un fondo commerciale, c'entri un politico - un politico di primo livello come il probabile candidato sindaco dell'opposizione, il Dott.Tambellini - e a ruota l'intero consiglio comunale mi sembra francamente un po' troppo. Mica perché il laboratorio fotografico Benetti non sia degno di attenzione e rispetto... no ! semplicemente perché la questione sarebbe stata politica se la proprietà fosse stato il comune e non un privato. La Curia, fino a prova contraria, è un soggetto privato; si potrà discutere finché vogliamo ma sempre privato resta. Ecco devo dire che a me queste invasioni di campo del pubblico, anzi della politica, nei rapporti fra privati mi fa un po' paura... idem ovviamente per quanto riguarda il cinema Italia!
In questi due casi abbiamo rispettivamente da una parte un privato che vuol vendere un immobile (il cinema) e dall'altro un privato che se ne deve andare e chiudere un servizio pubblico (?); poi abbiamo, nel secondo caso, sempre un privato - casualmente (?) il solito - che rivuole dei fondi commerciali affittati da una vita ad una 'bottega laboratorio' storica ad un canone ridicolo. Questi sono i fatti, se non ho dimenticato qualcosa. E allora mi chiedo: che diritto ha la politica ed il pubblico di entrare in vicende tra privati ?
Perché con questa logica allora dovrebbe sindacare anche l'equità degli affitti, od il costo delle licenze delle attività che sono in vendita, o la congruità delle buone uscite... insomma un gran casino che, oltretutto, penso sarebbe anche illegittimo. Ed il famoso e tanto sbandierato libero mercato ? e le liberalizzazioni ? che fine ha fatto nel frattempo tutto ciò ?
Che il commercio e l'artigianato di tradizione debbano essere tutelati mi sembra quasi un obbligo, specialmente per una centro storico come Lucca che della tradizione ne fa un punto di attrazione e di valore aggiunto. Ma gli strumenti devono essere altri come, tanto per fare un esempio semplice semplice, l'istituzione di un albo delle attività di tradizione lucchese a cui possano iscriversi le attività che rappresentano qualcosa per Lucca, con tanto di commissione (non politica) di controllo per l'accettazione degli artigiani o commercianti; a questi saranno concesse agevolazioni su tasse e competenze comunali.
Ecco cose come questa fanno parte della competenza del pubblico. Non cercare di obbligare un privato a rinunziare al legittimo possesso dei propri beni.
Altrimenti torniamo indietro di qualche decennio e ricominciamo a discutere sulla legittimità della proprietà privata.
ps: spiace comunque vedere persone normalmente di buon senso assumere posizioni populiste e ipocrite : se il famoso privato, di cui sopra, proprietario fossero stati loro in prima prona avrebbero la medesima posizione che hanno assunto in questi giorni ?
Questo post ha 1 commenti
Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2011&m=10&id_post=1 |
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| Commenti |
CONCORDO IN PIENO! - inviato in data 16/10/2011 alle ore 12.44.20
e poi si dimentica che le attività commerciali hanno comunque il DIRITTO DI PRELAZIONE! Quindi la tutela è già prevista dalla legge, gli interventi dei 'politici' sono solo palesi STRUMENTALIZZAZIONI. Da cittadino PUNTIGLIOSO |
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