io....Cristoforo Cristofani
 
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Sono sempre grato a coloro che mi fanno partecipe delle loro opinioni e rispondono con un commento a quanto scrivo.
L'unica cosa che chiedo è il rispetto della Buona Educazione. Pena è la non pubblicazione del commento.
Grazie
 
06/09/2011 alle ore 7.31.41
Referendum e sciocchezze
Per il referendum sul nucleare non ritirerò la scheda. Esattamente come feci nell'altro referendum sempre sul nucleare. Non mi farò complice di una classe politica inetta che non vuol prendere una posizione certa ed univoca perché non vuol perdere voti o perché ne vuole acquistare; né di tutti gli scienziati che hanno, che dovrebbero avere, le conoscenze per decidere il meglio per noi.
Io non so niente di nucleare, non so quanto sia sicuro oggi né tantomeno quanto lo sarà fra dieci o vent'anni; non so che cosa dovremmo fare delle scorie; non so quale evoluzione potranno avere le future centrali, se saranno mega o micro - si parla anche di micro centrali, una per città, come quelle che sono montate sui sottomarini - di fusione fredda e di scissione. Ma cosa ne so io di tutto questo ? cosa ne sapete voi di tutto questo ? sappiamo quello che vogliono farci pensare di sapere ! siamo tutti strumentalizzati perchè contano sulla nostra ignoranza, nel senso di non-conoscenza è meglio specificare, per manipolarci meglio.
Io non ci sto ! Ho sempre votato in vita mia quando mi è stato richiesto ma in questo caso no, non ritirerò neanche la scheda.
Fatemi votare sul testamento biologico, sull'aborto, sull'eutanasia, sulla liberalizzazione della droga, sul legittimo impedimento e su qualunque altra cosa su cui possa essermi formato una mia idea, libera e consapevole. Ma su questo no ! Grazie no.

E poi se dobbiamo decidere noi, che cosa ce li teniamo a fare questi nostri super pagati politici e tecnici-consulenti. Quando vado dal commercialista per la dichiarazione dei redditi l'unica cosa che mi chiede è a chi dare il 5 e l'8 per mille mica come farla la dichiarazione; perché io lo pago e lui fa quello che deve esser fatto. Punto. E' lui il consulente che deve sapere.
Perché a me chiedono che tipo di energia servirà nei prossimi venti/trenta anni ? Io che ne so ?
Voi siete sicuri di saperlo ? Siete sicuri che la risposta non vi sia stata depositata nel cervello in questi ultimi anni, un poco alla volta, da qualcuno che ha altri interessi?
Infine chi l'ha detto che l'atomo è di destra e l'eolico ed il solare sono di sinistra ?
E' una sciocchezza, e le sciocchezze non sono né di destra né di sinistra.
Sono sciocchezze e basta.

Questo post ha
13 commenti
Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2011&m=9&id_post=10
 
Commenti
Democrazia diretta... - inviato in data 06/12/2011 alle ore 11.59.17
conosco solo il caso della vicina Svizzera...
sarà perchè piccola, ma pare che funzioni.
Altri casi sono in alcune città brasiliane, a livello amministrativo, ed in queste, andandoci, sembra di essere in città neppure di quel paese! Sembra di essere in città più evolute e moderne d'Europa.
Naturalmente come in tutti i casi non sono tutte rose e fiori....
Di sicuro, se funziona, è moolto meglio dell'italico pot-pourri.
Purtroppo è una cosa che deve per forza partire dal basso, poichè è certo che i nostri 945 parlamentari, ed in genrale tutti quelli che 'amano' il potere, non sono intenzionati a fare harakiri....
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Il Referendum dovremmo pretenderlo propositivo ! - inviato in data 06/12/2011 alle ore 8.58.41
Se in questo referendum non venisse raggiunto il quorum forse qualcuno si chiederebbe come mai allo strumento referendario (abrogativo) ci credono solo in pochi , abrogare una legge , non vieta al parlamento di legiferarne un altra nella stessa direzione e anche peggiore , NON RICONOSCERE L’INTENZIONALITA’ DEL POPOLO E’ UNA PRESA IN GIRO , guardate come è andata con il finanziamento pubblico dei partiti , l'intenzione della gente , giusto o sbagliato , era non voler dare più un quattrino a questi partiti che tutto fanno meno che rappresentarci e invece adesso ne “ cuccano “ più di prima !
( sonolui )
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vero... - inviato in data 06/09/2011 alle ore 18.41.29
a rigore se uno dice 'non sono io a dover decidere' di fatto sulla scheda c'è quella casella poiché facendo quella legge qualcuno ha già deciso!
la verità è che a molti italiani piace un unica posizione....
è sempre stato così!
Pensate a quello svedese che pianta un abete che non riuscirà mai a tagliare e vendere (li tagliano dopo 110 anni).
Vi immaginate un'italiano che pensa a quello che avrà in pancia più in là di tre mesi?
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sciocchezze - inviato in data 06/09/2011 alle ore 16.59.10
capisco la tua posizione.
però se tu fossi coerente dovresti ritirare la scheda e lasciare scheda bianca o nulla.
non ritirandola incidi in modo più sensibile sul risultato finale e questa mi sembra una cosa che non desideri.
gianpi
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dov'è che non sono stato chiaro ? - inviato in data 06/09/2011 alle ore 16.17.43
Ho letto nuovamente il post che ho scritto nel timore che magari qualcosa potesse essere malamente interpretato ma non ho trovato niente.

Io non ho volutamente prendere una posizione sulla questione dell'atomo (anche se una certa idea ce l'ho ovviamente) proprio per i motivi che ho scritto nel mio post.
IO NON SO quale sia la strada giusta per l'energia del nostro futuro perché troppe cose sono state dette e tutte in contrapposizione le une con le altre. Spesso dette da chi dovrebbe avere cognizione di causa per motivi professionali.

Io, scusatemi il dubbio, ho qualche difficoltà a credere che la stragrande maggioranza della gente contraria all'atomo ne sappia di più di Sirchia (PD) o di Zichichi o di altri scienziati favorevoli alle centrali. Così come sono abbastanza dubbioso che coloro che sono a favore sappiano cosa dicono. Perché tutto è stato portato a livello di ideologie. O di qua o di là.... come sempre accade in Italia.
Ecco perché non so, non posso e non voglio scegliere.

Poi che a tutti piaccia un mondo bucolico di prati fioriti, aria e acqua limpide e cristalline va da se.
Difficile è fare le scelte giuste ma questo non 'dovrebbe' toccare a noi.
Ecco cosa voglio dire...
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certezze... - inviato in data 06/09/2011 alle ore 15.37.44
le uniche certezze sono:
1. il petrolio è una risorsa a termine e non infinita (80-100 anni nel migliore dei casi);
2. l'uranio o comunque 'combustibili fissili' sono a termine e non infiniti (80-100 anni nel migliore dei casi);
3. quando petrolio ed uranio saranno inutilizzabili cosa ne faranno delle centrali atomiche e delle scorie? l'uomo si proteggerà dalle radiazioni con le balle di fieno? sotterrera le centrali col piccone e la pala?
Un riferimento reale lo avete sotto gli occhi! Basta pensare a come stanno nel mar Baltico i sottomarini atomici della ex Unione Sovietica....
4. le risorse 'infinite' che quindi non hanno termine, almeno parlando in termini di milioni di anni, sono acqua, sole, vento ed altre rinnovabili da vegetali (a meno di non fare come il Borneo o il Brasile che bruciano foreste e producono deserti).
La questione è molto semplice!
Se siete egoisti e pensate 'a breve' ed alla 'vostra pancia', a quella dei vostri figli ed al limite dei nipoti e bisnipoti, potete pensare anche a fare centrali atomiche. Quelle attuali però hanno un piccolo difettuccio come si può notare...nel caso di incidente grave producono una zona infrequentabile almeno per 10.000 anni; è questo è un problemino non da poco, pensate solo ai poveri malcapitati che fra 2500 anni si trovino a passeggiare sotto la centrale di Chernobyl.
Direte voi 'ma a me cosa me ne frega?'
Bene! Dico io: è una scelta vostra!
L'uomo potrà rappresentare la più grande catastrofe conosciuta dal pianeta Terra. nessun cataclisma, nessun vulcano, nessun terremoto è paragonabile alla capacità distruttiva dell'uomo.
Vorrà dire che quei poveri disgraziati faranno l'ultima scena reale del 'Pianeta delle scimmie' maledicendoci tutti per l'eternità.
Adoratori della Bomba
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Fantascienze.... - inviato in data 06/09/2011 alle ore 14.15.33
la 'fusione', almeno per adesso è fantascienza, e rimarrà tale per almeno un bel pò di anni. La 'fusione' probabilmente sarebbe l'unica strada 'nucleare' accettabile in fatto di sicurezza (N.B. io sono anti-nucleare).
La 'fissione' è 'business' e solo questo. In fatto di costi per la collettività sulla 'fissione' non vi dicono tutto, questo per il semplice fatto che, essendo antieconomica, di fatto, chi ci guadagna, non dirà mai al 'popolo pagatore' che è antieconomica.
Altra fantascienza è pensare che 945 persone in parlamento pensino a fare 'il bene della Nazione'. E' mera fantasia che in Parlamento vi siano 945 filantropi sviscerati che amano talmente così tanto il loro Paese, da mettere da parte alcuni strani appetiti, che in moltissimi casi sono quasi naturali ed inevitabili.
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Il Papa: 'Uomo adotti tecnologie non pericolose per uomo e natura' - inviato in data 06/09/2011 alle ore 13.04.45
VATICANO
Il Papa: 'Uomo adotti tecnologie non pericolose per uomo e natura'
->Apri il link del pezzo
Il Pontefice nel discorso ad alcuni ambasciatori: 'Rifelttere sulla tragedia di Fukushima'
CITTA' DEL VATICANO - 'Adottare complessivamente uno stile di vita rispettoso dell'ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie appropriate che salvaguardino il patrimonio della creazione e siano senza pericoli per l'uomo, devono essere priorità politiche ed economiche'. Lo ha affermato Benedetto XVI nel discorso ai nuovi ambasciatori di Moldova, Guinea Equatoriale, Belize, Siria, Ghana, Nuova Zelanda, il cui ha fatto riferimento alle 'innumerevoli tragedie' che hanno toccato quest'anno 'la natura, la tecnica e i popoli'.

Benedetto XVI ha evocato l'emergenza della centrale nucleare di Fukushima in un discorso ai nuovi ambasciatori ricevuti per la presentazione delle credenziali.

Il Papa ha ricordato infatti ai diplomatici 'le innumerevoli tragedie che hanno toccato la natura, le tecnica e i popoli' in questo primo semestre del 2011 ed ha commentato: 'l'ampiezza di tali catastrofi ci interroga'.

Per Benedetto XVI, 'in questo senso è divenuto necessario rivedere completamente il nostro approccio con la natura'.

Nel suo discorso, il Pontefice ha affrontato il tema dell'ambiente, sostenendo che 'l'ecologia umana è un imperativo'. 'Adottare stili di vita rispettosi dell'ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie che in grado di salvaguardare il patrimonio del creato ed essere senza pericolo per l'uomo, devono costituire - ha scandito - priorità politiche ed economiche'.
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PREFERENZE - inviato in data 07/08/2011 alle ore 16.48.52
Preferirei aver una centrale atomica al confine del mio giardino, piuttosto che un vicino talebano antinuclearista, privo di logica ed incapace di proporre soluzioni attuabili ai problemi.
IO
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Fukushima situazione sotto controllo. Anzi no - inviato in data 27/06/2011 alle ore 15.38.28
Molte delle persone contrarie al nucleare sono rimaste impressionate dal doloroso insegnamento che ha colpito il Giappone, soprattutto di fronte alla cruda evidenza dei responsabili che hanno mentito, sottacendo la reale dimensione della catastrofe accaduta. Si è inoltre detto spesso che le centrali sono sicure e che i rischi sono bassi. Ma il rischio non è nullo e quando l'evento accade esso è catastrofico.

In realtà il problema referendario era ancora più semplice da inquadrare, soprattutto dal punto di vista economico e finanziario. Come è possibile che un paese in cui non esiste una programmazione energetica si possa alzare qualcuno la mattina e programmare semplicisticamente il nostro futuro energetico per i prossimi 80 anni scandendo solo slogan e raccontando barzellette?

Un paese che non sa gestire la propria spazzatura non può pensare di gestire l'attuale complesso ciclo del combustibile nucleare.

Il referendum sul nucleare era perfettamente comprensibile e questo fatto ha preoccupato a tal punto l'esecutivo che ha ostentato una caparbia volontà di boicottaggio che ha fatto leva sull'indifferenza delle persone. La gente ha capito l'importanza della questione ed ha reagito con saggezza.

Per info sul referendum e sulla pianificazione energetica:
-http://www.youtube.com/watch?v=zHDPBUa7_YU>

Il resto è solo indifferenza e quest'ultima non è né di destra né di sinistra.

Michele Urbano
Presidente Legambiente Lucca


Tratto da Ambiente & Veleni | di Redazione Il Fatto Quotidiano
27 giugno 2011

-http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/27/nucleare-a-fukushima-situazione-sotto-controllo-anzi-no/126431/>

'Nucleare, a Fukushima
situazione sotto controllo. Anzi no

Ancora il 25 maggio scorso la radioattività accanto alla struttura era in grado di uccidere un uomo in 15 minuti. Nel frattempo è stata registrata una nuova perdita. Intanto, emergono le verità sui dati falsati e sulle negligenze della Tepco
Di nucleare gli italiani non ne vogliono sentir parlare. Il referendum lo da detto chiaramente. Eppure il nostro paese è accerchiato da centrali. Il rischio, insomma, è sempre dietro l’angolo. E nonostante questo, l’ultima tragedia atomica, quella di Fukushima resta tra le righe della cronaca.

Dipinto come un evento ormai risolto, in realtà il disastro giapponese risulta ben lontano dall’essere sotto controllo. Le operazioni di raffreddamento dei tre reattori (edifici n.1-2-3) e della vasca di contenimento delle barre esaurite nell’edificio n.4 continuano giorno e notte, mentre vengono allestite quelle di contenimento e bonifica.

La prima brutta notizia è la constatazione ufficiale delle perdite di materiale fissile dal nocciolo del reattore, causato dal cedimento del contenitore principale e di quello secondario. E’ lo scenario peggiore in un incidente nucleare, comportando la fuoriuscita di radionuclidi estremamente pericolosi e rendendo pressoché impossibile l’intervento di uomini sul posto. I livelli registrati il 25 maggio scorso in alcune aree vicino all’edificio n.3 erano capaci di condannare a morte certa un uomo in meno di 15 minuti. Ad oggi ancora non si conosce lo stato dell’interno dei generatori e non è stato ripristinato neanche uno dei sistemi di raffreddamento, compromessi dall’acqua di mare usata per oltre tre mesi per tentare di evitare il disastro.

La trasparenza dell’industria nucleare tanto sbandierata dagli operatori del settore e ribadita spesso da Enel – la quale resta coinvolta nei progetti all’estero di costruzione di nuove centrali grazie al decreto Marzano del 2003 – si rivela per l’ennesima volta un inganno reiterato.

Ben poca rilevanza ha avuto, infatti, la notizia di un incidente stimato di categoria 3 sulla scala internazionale a una centrale egiziana, dovuto all’esplosione di una pompa del circuito di raffreddamento, che ha causato la dispersione di acqua ad alto contenuto radioattivo. Ancora meno la perdita acclarata, negli ultimi due anni, di Trizio da ben 48 dei 65 reattori commerciali presi in analisi da un’inchiesta dell’Associated Press negli Stati Uniti. Parte del liquido rilasciato ha raggiunto la falda acquifera, contaminando gli acquedotti di diverse località, seppure la notizia sia stata negata dai responsabili degli impianti. Sorte simile toccò in Spagna nel 2008, dove i quantitativi di radioattività dispersa furono valutati in 84.95 milioni di Bequerel a fronte dei 235.000 Bequerel dichiarati da Endesa.

A Fukushima, solo dopo mesi dall‘incidente sono state verificate le accuse mosse verso la Tepco e l’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, già segnate da un passato di omissis e dati contraffatti, da parte di numerosi gruppi indipendenti di ricerca e organizzazioni ambientaliste. L’ammontare di radioattività emessa in atmosfera e in acqua è più del doppio di quanto fosse stato dichiarato. Poco importa se sia meno di quanto sia stato emesso da Chernobyl: l’incidenza di tumore non è soltanto funzione dell’intensità, del tipo e della durata dell’esposizione, ma anche funzione della densità di popolazione interessata. Ne risulta, quindi, che se a Chernobyl l’incidenza è stata “relativamente” bassa (se tale effetti possano veramente essere cinicamente valutati in termini quantitativi), lo si deve alla scarsa densità di popolazione nell’area circostante di 46 persone per chilometro quadrato. A Fukushima la densità media è di 450 abitanti per chilometro quadrato, quasi 10 volte più alta.

Allo stesso tempo, i costi della bonifica, valutati in oltre 210 miliardi di euro, saranno ben più alti di quelli richiesti in Ucraina e difficilmente ricadranno sulla società elettrica giapponese, già in perdita prima dell’incidente con quasi 9 miliardi di euro di debiti.

E quando non è una notizia celata o distorta, ci pensa il governo a fare il resto, forse per evitare il panico, forse per limitare le polemiche. Se in gran parte del mondo i livelli di contaminazione massimi per un operaio addetto alla manutenzione di una centrale nucleare non superano generalmente i 20 millesimi di Sievert, in Giappone questi limiti erano fissati dal governo a 100 prima dell’incidente e successivamente sono stati innalzati a 250, soglia considerata già critica per la fertilità dei soggetti e per l’aumento esponenziale dei casi di tumore e leucemia.

Si prevede un lavoro di 6-9 mesi per la costruzione delle prime strutture di copertura tramite macchinari comandati in remoto, per poi inviare nuovamente uomini sul posto e completare il lavoro. La bonifica dovrebbe terminare in una finestra temporale variabile tra i 7 e i 10 anni. Ad oggi 7.800 lavoratori sono stati esposti alle radiazioni, alcuni di questi oltre gli stessi limiti fissati dal governo giapponese.

In Giappone, dall’oltre 50% di favorevoli al nucleare nel periodo pre-Fukushima, oggi solo il 37% resta sulle sue posizioni. In Italia, ci si cosparge il capo di cenere, lamentando il blocco della ricerca sul nucleare , quando il nostro paese è dal 1978, senza soluzione di continuità, il terzo Paese in Europa a finanziare la ricerca sul nucleare.

di Ascanio Vitale'
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sciocchezze e referendum... - inviato in data 19/06/2011 alle ore 19.31.48
nel mentre gli italiani si sono già dimenticati di quanto è costato.....
il referendum
Passare dalla cassa, grazie.
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PS - inviato in data 07/04/2011 alle ore 17.32.08
L'unica maniera sicura per non cadere da quel bellissimo cavallo...
è non salirci sopra.
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Centrali atomiche.... - inviato in data 07/04/2011 alle ore 17.25.09
per rendersi conto del concetto 'sicurezza' di una centrale atomica 'di ultima generazione' basta guardare com'è fatta per rendersi conto di cosa 'intendono' per 'sicurezza'....
Mi sto sbellicando.
 
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