io....Cristoforo Cristofani
 
Profilo di Cristoforo Cristofani
la Voce di Lucca
 
Sono sempre grato a coloro che mi fanno partecipe delle loro opinioni e rispondono con un commento a quanto scrivo.
L'unica cosa che chiedo è il rispetto della Buona Educazione. Pena è la non pubblicazione del commento.
Grazie
 
08/01/2011 alle ore 18.25.45
Scrivere e leggere oggi
Sabato mattina sono venuto in città come spesso faccio il sabato e mi è accaduta una cosa strana. Mentre stavo lucchettando la bicicletta mi si è avvicinato un signore che molto educatamente mi ha rivolto una raffica di domande in rapida successione: “lei è Cristofani, quello del giornale (la rivista l'ha chiamata lui) La Voce di Lucca, quello che è solo in internet, dove si parla un po' di tutto ?”
Beh si, ho risposto non sapendo bene dove s'andava a parare. Al che mi ha invitato a prendere un caffè perché mi doveva parlare. Oddio, uno “strano” che mi farà perdere la mattinata ...
Insomma siamo andati e ci siamo seduti ad un tavolino di un bar e confesso di esser stato con un po' d'ansia non sapendo bene quello che mi aspettava. E invece è stata una conversazione piacevolissima e in qualche misura anche gratificante. Questo signore, e sintetizzo, è un professore d'italiano che, pur essendo abbastanza giovane avendo una cinquantina d'anni, è uno di quelli rimasti innamorati della nostra lingua e soffre terribilmente quando i suoi allievi scrivono usando un linguaggio molto più adatto agli sms che al normale conversare fra persone civili. E' poi entrato nel motivo vero della conversazione : mi voleva ringraziare di aver creato un bellissimo giornale; bellissimo perché dà alla gente la possibilità di esprimersi, di leggere le opinioni degli altri ma soprattutto di scrivere, cosa che a quanto ho capito lui fa spesso.
A questo punto poi si è messo a disquisire sul come si sia persa la capacità di scrivere, anzi la voglia di scrivere. Una volta si scrivevano lettere, di qualunque genere, di amore, di rancore, commerciali, fraterne, di amicizia, magari anche minatorie ed altre ancora, ma sempre lettere fatte di parole e di ragionamenti, di sentimenti e a volte di cultura e bella prosa; erano il pensiero e la cultura personale che si trasferivano su carta. Belle o brutte che fossero. Poi venne il telefono che iniziò a supplire, con la propria immediatezza, alle lettere nelle relazioni (ricordo quando avevo vent'anni le serate passate nell'ingresso dove stava il telefono a parlare con la bella del momento a serate intere) e poi ancora il cellulare con quegli stramaledettissimi sms che non solo storpiano la lingua con le loro abbreviazioni criptiche ma inaridiscono la mente, i rapporti personali e le amicizie rendendo il tutto una stringa di abbreviazioni, appunto, nefaste. E poi ci stupiamo se si sta perdendo la capacità di scrivere. Un po' di respiro e buon senso ritorna con l'uso delle e-mail. Qui si può ritrovare il gusto di esprimersi; è persino possibile e frequente il ritorno a scambi di lettere appassionate come una volta con in più il beneficio del 'tempo reale'(ma ci sono le video-chat dietro l'angolo come nuovo pericolo...).
Insomma è stata una mattinata che avevo presagito come 'drammatica' e che invece si è dimostrata un ottimo spunto di ragionamento sul come l'evoluzione tecnologica abbia cambiato il nostro modo di parlare, interagire, comportarci e relazionarci con gli altri.
Sicuramente non ho detto niente di nuovo, anzi (ho scoperto l'acqua calda), ma mi ha fatto piacere che qualcuno mi abbia detto che la mia 'creatura' fa scrivere e leggere un po' di più.
Grazie, per una persona semplice (come credo di essere) come me è un riconoscimento molto gradito.

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1 commenti
Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2011&m=1&id_post=8
 
Commenti
Cristoforo, te lo meriti - inviato in data 08/06/2011 alle ore 1.02.04
Chi ha la forza di fare una cosa come La Voce, ma anche i tuoi 'concorrenti' chiamaimolii così, merita quei riconoscimenti morali e molto di più. Libertà è anche informazione libera e plurale
 
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