io....Cristoforo Cristofani
 
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la Voce di Lucca
 
Sono sempre grato a coloro che mi fanno partecipe delle loro opinioni e rispondono con un commento a quanto scrivo.
L'unica cosa che chiedo è il rispetto della Buona Educazione. Pena è la non pubblicazione del commento.
Grazie
 
30/01/2009 alle ore 18.10.44
Quale Lucca fra vent'anni ?
Per comprendere fino in fondo il disagio che prova il vero Lucchese in tutta questa sbilenca querelle sulla cucina etnica in centro (ma anche le pizzerie da asporto, paninoteche, mc donalds, ecc...) bisogna averci vissuto per tanti anni, più facile se ci si è anche nati. Conoscerla in tutte le sue piccole strade ed in quelle averci dei ricordi, legarle a vecchie amicizie e storie ormai finite da 'secoli' ma sempre vive. Conoscerne i personaggi che ne hanno caratterizzato la storia, magari perché sapevi di vederli sempre in quella via o piazza (Soldino dove sei finito ?) e che erano diventati anche loro parte del patrimonio cittadino.
L'idea di vedere snaturata questa città, ecco cosa mette disagio addosso ai Lucchesi. Già dobbiamo soccombere alla chiusura di tanti negozi storici, punto di riferimento sociale e culturale della nostra comunità che oggi ipotizzare la chiusura di un altro negozio o attività che c'è sempre stato ed il giorno dopo vederci una paninoteca, o peggio, fa pensare amaramente alla fine che inevitabilmente, pare, farà.

I Lucchesi favorevoli al 'provvedimento' sono stati tacciati, fra l'altra, di provincialismo, ed io mi chiedo chi sia più provinciale fra una persona che difende le proprie radici e tradizioni e chi, specialmente se è un politico, invece va provocatoriamente, con tanto di fotografo al seguito, a mangiarsi il kebab. O peggio avere lezioni da chi non è neanche di Lucca ma solo prestato.
E poi, torno a ripetere, chi non è vissuto a 'Lucca Drento o Fora', non può e non deve venire a dire ai Lucchesi cosa sia meglio per loro. Chi viene da oltre 1 km dalle mura non ha voce in capitolo...

'Lucca è patrimonio dell'umanità', per i Lucchesi che se ne sentono i custodi, e non ce la possono rubare in nome di una globalizzazione mercantile di cui non abbiamo bisogno; in nome di pseudo esigenze di consumi che non ci appartengono, che trasformano i nostri gusti culinari appiattendoli in kebab, hamburgher, hot-dog, panini riscaldati al microonde. E poi dovremmo anche esserne felici!

Come dice Aldo Grandi, su La Nazione di oggi in un azzeccatissimo articolo, 'Lucca è Lucca, è diversa da tutte le altre città della Toscana e di questa diversità va fiera....'. Se n'è quindi accorto anche Grandi che pure è di Livorno ma che evidentemente ormai ci conosce bene e che per quanto ha scritto gli do la cittadinanza 'ad honorem'.

L'idea di un attacamento alla propria città, alla propria storia ed alle proprie tradizioni che non c'è più, ecco il problema. Soprattutto per i giovani.

Temo molto di come sarà Lucca fra vent'anni (Pisa, Livorno, Massa, Pistoia ?).



p.s. quando dico Lucca, ovviamente, intendo 'Drento'

Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2009&m=1&id_post=74
 
 
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