io....Cristoforo Cristofani
 
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la Voce di Lucca
 
Sono sempre grato a coloro che mi fanno partecipe delle loro opinioni e rispondono con un commento a quanto scrivo.
L'unica cosa che chiedo è il rispetto della Buona Educazione. Pena è la non pubblicazione del commento.
Grazie
 
23/04/2009 alle ore 18.10.44
Montanelli
Anche se il Grande Indro, negli ultimi tempi della sua 'arte' di raccontarci un'epoca, si era inacidito per sgarbi ricevuti, io, come tutti gli italiani (oggi) e con l'unica eccezione di chi gli sparò, sono stato un suo grandissimo ammiratore sia come giornalista che come scrittore. Credo di avere ancora, da qualche parte, il primo numero del suo 'Giornale' che ho sempre comprato e, forse perché vivevo e vivo a Lucca ho sempre portato in giro senza timore alcuno, magari anche con un pò di provocazione, quando non era facile farlo per un modello culturale imperante all'epoca.

In questi giorni tutti si danno un gran da fare per elogiarne le qualità, la libertà di pensiero, l'arguzia e l'ironia con cui sapeva affrontare ogni argomento. Trovo, infine, singolare e disarmante che i suoi più grandi estimatori di oggi siano coloro che all'epoca non spesero una parola di solidarietà quando lo spararono cercando, in taluni casi, di fare una blanda difesa di ufficio dei BR.

Ho trovato ripubblicato un suo articolo dell'ultimo periodo che ripropongo. Senza commenti.
Montanelli non si commentava. Si leggeva ed ogni volta avevamo imparato qualcosa.
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La risposta Caro Mario, i comunisti non ci sono più

Caro Mario,
nella tua reprimenda di ieri, che non tocca, mi preme dirtelo subito, il nostro fraterno rapporto - mi pare di aver colto, più che rancore, un rimpianto che forse riflette assai bene i sentimenti di tanti tuoi lettori, che un tempo furono anche i miei. È a loro quindi che, attraverso di te, mi rivolgo per chiarire alcuni equivoci di cui non mi sento colpevole.
1) Non capisco il loro stupore per la dichiarazione di voto da me fatta sabato scorso a Telemontecarlo: mi sembra ch’essa fosse implicita in tutto ciò che in questi ultimi tempi vado dicendo e scrivendo, anche se nessuno ha l’obbligo di seguirlo.
2) Non ho certo bisogno di ricordare a te, né - spero - ai lettori l’anticomunismo «viscerale» di cui io e codesto Giornale fummo per un ventennio insigniti. Ma quando? Quando i comunisti c’erano davvero, avevano in pugno tutta la sinistra, e l’Unione Sovietica alle spalle, e picchiavano forte, come ben sanno le mie povere gambe che non mi portano più. Ma le mie battaglie io sono abituato a farle contro i vivi, non contro i morti, e di comunisti vivi, cioè che pensino di poter resuscitare il comunismo, non ne vedo più in giro (salvo qualche «macchietta» da discoteca come Bertinotti) nemmeno in Russia. Nel mio galateo c’è una regola che invita ad aiutare il nemico vinto a rialzarsi e che io ho applicato stendendo la mano ai miei attentatori, reduci da dieci anni di galera. Senza contare che non vedo come potrei negare la legittimazione democratica ai Ds, se l’ammetto, come io senza esitazione l’ammetto, per Alleanza Nazionale.
3) E infine, last but not least, ho fatto questa scelta perché non riesco a frenare un moto di ribellione contro un certo linguaggio. So benissimo, dopo tante che me ne sono passate a tiro d’occhi e d’orecchi, che le campagne elettorali trasformano un po’ tutti i concorrenti in mercanti in fiera. Ma di sentir dire che «sulla scena politica mondiale non c’è nessuno che può confrontarsi con me che sono il leader migliore d’Europa» è la prima volta che mi capita; così com’è la prima volta che sento dare all’avversario diretto di «burattino», «leader di plastica», «abortista», «bimbo copione con regressioni infantili». No, le mie saranno fisime. Ma queste smitragliate di goffaggini e sguaiatezze non le accetto nemmeno da chi, per finire, attribuisce a se stesso «la pazienza d’un santo» e dei «nervi d’acciaio», infischiandosi di quelli nostri.
Con questa replica, caro Mario, spero di non procurarti guai. Se te ne procurasse, vorrebbe dire che la pazienza dei Santi è ben poca e povera cosa. Tuo,
di Indro Montanelli

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1 commenti
Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2009&m=4&id_post=63
 
Commenti
Montanelli - inviato in data 23/04/2009 alle ore 18.10.44
Non ultimo dei suoi suggerimenti fu quello di votare per la DC turandoci il naso.
Certamente quando decise di dare il suo voto alla sinistra di quel periodo, doveva aver perduto completamente l'olfatto.
Concordo che certe affermazioni di Berlusconi siano del tutto indisponenti, ma non si può avere tutto, alla fine la scelta deve cadere sul minore dei mali.
Lapalisse
 
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