io....Cristoforo Cristofani
 
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la Voce di Lucca
 
Sono sempre grato a coloro che mi fanno partecipe delle loro opinioni e rispondono con un commento a quanto scrivo.
L'unica cosa che chiedo è il rispetto della Buona Educazione. Pena è la non pubblicazione del commento.
Grazie
 
26/10/2008 alle ore 18.10.44
Obiettivo sbagliato
Le proteste di questi ultimi giorni (anzi settimane) con occupazioni delle scuole, cortei, discussioni e confronti più o meno aperti, credo abbiano avuto un obiettivo sbagliato.
Innanzi tutto credo che non si possa parlare di riforma, ma di tagli e aggiustamenti, per quanto riguarda il decreto Gelmini. Perché una 'riforma' è un'altra cosa; investe tutto il sistema scuola, profondamente e radicalmente e non si limita ad interventi circoscritti ad un determinato livello di istruzione (scuola primaria in questo caso) ma a tutto il 'sistema' con un progetto
organico di lungo termine che sappia prevedere e dare una formazione moderna ed efficace e che produca quella conoscenza che aprirà le porte del lavoro ai giovani quando ne usciranno. Con grande beneficio per la ricerca e per il paese.

L'argomento forte della contestazione del decreto è stato, fin da subito, il problema del 'maestro unico' o quantomeno è stato quello che ha avuto maggior visibilità perché ha avuto la capacità di unire studenti, maestri e genitori.

Allora, prendiamo un bambino che frequenti le elementari, in base a quello che si chiama «modulo». Va a scuola dal lunedì al venerdì, con tre rientri pomeridiani (che nonostante il nome non significa che vanno a casa poi rientrano a scuola, ma che restano là a mangiare). Le lezioni non vengono erogate a ore, ma appunto a moduli di 50 minuti: cinque al mattino (4 ore e dieci minuti) e due al pomeriggio (questi però di un’ora, totale due ore); quindi l’offerta formativa si articola su 26,50 ore, diciamo 27 per comodità - incluso due ore di religione e tre di inglese. La riforma Gelmini propone di reintrodurre il maestro unico su 24 ore settimanali, nelle quali (se ho ben capito) non vanno conteggiate religione e inglese, che verranno insegnate a parte da altri maestri. Se questo è vero, non mi pare che la didattica possa risentirne. Anche il fatto che un insegnante sia specializzato in alcune materie e non in
altre mi sembra secondario: stiamo parlando di elementari, e già adesso vedo che insegnanti che in una classe tengono lezioni di storia e geografia, l’anno successivo in un’altra classe insegnano matematica e scienze. Caso mai vedo un problema per le famiglie (e questo spiega le mamme nei cortei) perché se i bambini non hanno il tempo 'prolungato' e non c'è un nonno/a in giro sono problemi...
Se questa ricostruzione è sbagliata sono pronto a cambiare opinione. Ma mi dovranno convincere dati alla mano.

Che poi il sistema attuale sia pedagogicamente ineccepibile è un dato di fatto, la scuola primaria italiana è una delle poche eccellenze di cui ci possiamo vantare, ma la domanda è : ce lo possiamo permettere, se anche nei paesi più ricchi non funziona così? L'attuale sistema della scuola primaria, con più maestri per alunno, nacque nel 1990 quando ci fu un accordo tra DC e PCI per assumere decine di migliaia di maestri come paracadute sociale (e bacino di voti), nella logica di quel tempo, creando quella voragine di debito pubblico che ancor oggi e per le prossime generazioni peserà sulla crescita del paese.

Quindi, tornando alle proteste di oggi, credo che l'obiettivo delle proteste sia sbagliato perché gli studenti hanno tutti i diritti di protestare ma per chiedere una scuola migliore, più efficiente e formativa.

Perché siamo fanalino di coda in tutti i parametri di confronto europei e mondiali ed a tutti i livelli scolastici; perché è il sistema che non funziona; perché ci sono troppi privilegi che drenano risorse che potrebbero essere destinate al miglior funzionamento di tutto il mondo scolastico.
Perché tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi hanno tagliato risorse economiche dalla scuola anziché razionalizzare e procedere con una riforma strutturale.

Però è anche vero che quando qualcuno ha tentato di riformarla, di sinistra o destra non cambia (vedere anche il naufragio di Berlinguer), si è trovata di fronte un
muro di no da parte dell'opposizione del momento, sindacati, Pantere varie, comitati studenteschi ecc.. che, come oggi hanno rappresentato il più alto tasso di 'conservatorismo' trasversale conosciuto nella nostra società.

Quindi le proteste di oggi sono state uno spreco di energia, ed avrebbero centrato il vero obiettivo se fossero state per rivendicare il diritto ad una scuola migliore.

Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2008&m=10&id_post=89
 
 
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