io....Cristoforo Cristofani
 
Profilo di Cristoforo Cristofani
la Voce di Lucca
 
Sono sempre grato a coloro che mi fanno partecipe delle loro opinioni e rispondono con un commento a quanto scrivo.
L'unica cosa che chiedo è il rispetto della Buona Educazione. Pena è la non pubblicazione del commento.
Grazie
 
21/07/2010 alle ore 15.57.44
'Legge sulle intercettazioni: il vero obiettivo'
C'è un interessante articolo su La Voce.info intitolato 'Legge sulle intercettazioni: il vero obiettivo' che, secondo me, in un paragrafo spiega tutta l'avversione della stampa contro questa legge. L'articolo, ovviamente, è tutto mirato a sostenere la dannosità della legge stessa per l'informazione del cittadino ed i danni che potrebbe produrre alle indagini della magistratura. Io non entrerò nel merito della legge, perché non ne sono in grado, ma esprimere la mia idea sul perché di tutta la confusione che le si è scatenata intorno si.
Il paragrafo in questione riporta testualmente (metto anche il link al pezzo) :

'....Il divieto di pubblicare il contenuto delle intercettazioni contenute negli atti, nemmeno in forma di riassunto, limita ulteriormente il ruolo dell’informazione nell’orientare l’opinione pubblica....' Apri il link del pezzo

Ora mi chiedo quale sia il ruolo giusto che debba essere attribuito alla informazione. Informazione cosa vuol dire ? Vuol dire dare informazioni libere da interpretazioni, quindi i semplici fatti, o dare informazioni mirate, addomesticate, selezionate e finalizzate ad orientare l'opinione pubblica ? In quest'ultimo caso più che di informazione magari sarebbe meglio parlare di propaganda. O sbaglio ? E il diritto di cronaca sarebbe questo ? Una cronaca filtrata a seconda delle convenienze di parte ?

Ho sempre pensato che non esiste la 'stampa libera', che è un'utopia. Non foss'altro perché fatta da uomini che hanno le proprie idee e che inevitabilmente tendono, anche inconsapevolmente, a metterle nei propri lavori. E comunque, per un testata, già il fatto di riportare o non riportare un fatto di cronaca è segno di una pseudo-censura a seconda della propria appartenenza.

Dunque noi ci dovremmo stracciare le vesti affinché 'l'informazione possa orientare l'opinione pubblica' a discapito della nostra libertà (a quanti è capitato, parlando al telefono con un amico od un professionista, di dire 'ne riparliamo di persona' anche per banalità) ? No, grazie ! Lasciamo tutte le possibilità ai giudici di fare quello che vogliono - tutto quello che vogliono - ma i colloqui telefonici od ambientali sui giornali ci devono andare solo quando le persone sono state incriminate formalmente.

Il giornalista, se è bravo, le notizie se le cerchi da solo senza aspettare che qualcuno gli dia, anzitempo, le trascrizioni.
Quello, altrimenti, non è un giornalista ma un 'passatore' di veline.

Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2010&m=7&id_post=27
 
 
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