io....Cristoforo Cristofani
 
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la Voce di Lucca
 
Sono sempre grato a coloro che mi fanno partecipe delle loro opinioni e rispondono con un commento a quanto scrivo.
L'unica cosa che chiedo è il rispetto della Buona Educazione. Pena è la non pubblicazione del commento.
Grazie
 
21/07/2012 alle ore 16.33.25
Vedo Capponi all'orizzonte
Il primo di luglio avevo scritto un post 'Il ritorno i comuni' (http://www.lavocedilucca.it/C.Cristofani/index.htm) in cui ipotizzavo e mi auguravo la creazione di un grande comune di Lucca allargato ai comuni fratelli della piana che su Lucca gravitano naturalmente.

Oggi girovagando in rete per cercare di capire come la vedono e la pensano a Pisa e Livorno mi sono imbattuto in questo articolo:
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Da Pisa la proposta di un comune unico per area

PISA - I quattro partiti di maggioranza che governano Pisa (Pd, Psi, Idv e Lista civica) hanno lanciato la proposta di avviare una riforma istituzionale che preveda la nascita di un unico comune per l'area pisana a cominciare dal
prossimo mandato amministrativo che partirà con le elezioni amministrative della primavera 2013. 'Siamo pronti - ha detto il sindaco, Marco Filippeschi - per una città più grande, motore della Toscana: con la riforma delle istituzioni locali, oltre il piano strategico dell'area pisana, per un nuovo comune di 200 mila residenti e una nuova democrazia municipale'. In un'assemblea cittadina oggi i quattro partiti che governano la città hanno ufficialmente lanciato la ricandidatura di Filippeschi per un secondo mandato da primo cittadino. 'La riforma delle province e la nuova carta delle autonomie locali - ha sottolineato Filippeschi - possono essere l'occasione per fare una discussione assai utile e un passo in avanti. Pisa è un comune ben amministrato, definito virtuoso secondo la legge, con minore debito, recupero dell'evasione fiscale, ridotta spesa di personale, aziende in house (strumentali) efficienti e utili ai nostri obiettivi'. Infine, il sindaco pisano ha spiegato che nei prossimi anni l'amministrazione farà 'altre riorganizzazioni, ma poi c'é un limite: quello dimensionale, che dobbiamo superare per restare al passo con l'Europa'. 'Stiamo sviluppando il Piano strategico dell'area pisana - ha concluso - e siamo la realtà più avanzata della Toscana in questo campo, come ci dice la Regione. Ma economie di scala e programmazione ai ritmi necessari non si possono fare, in questi limiti. E dunque anche le politiche più innovative sono fragili, rischiano di non cambiare davvero l'amministrazione, di essere effimere'.
http://www.pisanews.net/terza_notizia.htm
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Allora, mi sono detto, non è che sia precocemente rincoglionito, anche in altre provincie e comuni la vedono come me. Il problema è che là le cose le faranno perché sono amministrati da gente che in primo luogo guarda all'interesse generale (e poi ai propri, tutto il mondo è paese), da noi, invece, temo che non andrà così.

Plaudo a Lo Schermo che prende un posizione decisa per l'unificazione con Massa.

Nel mio precedente succitato intervento in materia chiudevo dicendo 'Il pericolo vero è nei politici che ci amministrano che potrebbero decidere, come i capponi di Renzo, di assumere atteggiamenti autodistruttivi pur di mantenere il proprio orticello, piccolo ma sicuro ! '

Vedremo.
C.Cristofani

Link: http://www.0583.eu/cristofani/seconda.asp?a=2012&m=7&id_post=157
 
 
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